Disturbi del desiderio sessuale
I disturbi del desiderio sessuale comprendono una vasta gamma di situazioni.
Il grado più lieve è rappresentato dal semplice calo di interesse per letture, immagini, fotografie, conversazioni a carattere sessuale. I rapporti sessuali sono possibili e possono essere anche piacevoli.
Più grave è la vera e propria mancanza di interesse sessuale: vi è una visione pessimistica e negativa per tutte le situazioni sessuali ed il soggetto cerca di evitare l'attività sessuale.
Procedendo con la gravità dei disturbi al calo del desiderio si associano le disfunzioni sessuali: nel maschio vi sono erezioni deboli, insufficienti o appena sufficienti alla penetrazione, eiaculazione precoce e a pene non rigido.
Il grado successivo à rappresento dall'associazione all'attività sessuale di nevralgie, dolori, parestesie, irritazioni, malessere generale, nausea, cefalea ecc.
Infine il grado estremo è l'avversione sessuale con rifiuto di ogni contatto corporeo e genitale, aggressività, violenza.
Dal punto di vista clinico un basso livello di desiderio sessuale può essere primario, ossia presente sin dall'adolescenza, o secondario, cioè comparso dopo un periodo di normalità.
Può inoltre essere generalizzato, presente cioè in tutte le situazioni e con ogni partner, o situazionale, limitato cioè a partner e situazioni particolari, suggerendo in tal caso una eziologia disfunzionale, psicosessuale o relazionale.
Da punto di vista eziologico le cause possono essere organiche, psicogene o miste.
Tra le cause organiche il ruolo preminente spetta ai fattori ormonali: calo di testosterone per l'uomo, calo di estrogeni e testosterone per la donna, aumento della prolattina per entrambi. In molte di tali situazioni la correzione dello squilibrio ormonale può portare ad ottimi risultati.
Malattie acute e soprattutto croniche possono portare a calo del desiderio e così pure i farmaci che vengono utilizzati per curarle.
La depressione,soprattutto nelle sue forme più gravi, è altra importante causa di calo del desiderio e lo è pure lo stress cronico, in grado di provocare pure un lieve squilibrio ormonale.
Le problematiche di natura psicologica nel calo/assenza del desiderio sessuale si pongono come un continuum di cause, dalle più blande alle più complesse. Nella coppia, la mancanza o la perdita di attrazione verso il partner, la paura di una gravidanza indesiderata, conflitti o rancori inespressi, possono creare turbative con il desiderio, come pure un'educazione familiare rigida e sessuofobica, una depressione latente o in atto, problematiche inerenti l'ansia da prestazione e le situazioni stressanti.
Tra le più complesse vi sono vi sono specifiche fobie verso il sesso, la preoccupazione per il proprio aspetto fisico o verso l'organo genitale, il senso di colpa riguardoil piacere e più in generale verso la sessualità, la paura dell'intimità.
La cura dipende dal tipo di problematica presentata.
La terapia integrata (farmacologica-pscosessulogica) ha tempi di cura brevi.
Quando il problema necessita della terapia psicosessuologica la durata va dai 3 mesi ai 6 mesi per problemi più complessi.
La terapia psicoanalitica è invece indicata quando il calo del desiderio ha cause più profonde che coinvolgono la persona, non affrontabili con una terapia focalizzata e circoscritta al problema come la terapia psicosessuologica.
I tempi del percorso analitico sono personali, ognuno ha un proprio cammino di cura che non è soggetto a una indicazione previsionale.